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L'Iran ricorda il poeta e mistico Hafez Shirazi + FOTO

23:55 - October 12, 2020
Notizie ID: 3485567
Tehran-Iqna- Ieri, giorno 20 del mese di Mehr del calendario persiano, gli iraniani hanno commemorato la "Giornata Nazionale di Hafez"

L'Iran ricorda il poeta e mistico Hafez Shirazi

 

Ieri, giorno 20 del mese di Mehr del calendario persiano, gli iraniani hanno commemorato la "Giornata Nazionale di Hafez". Hafez Shirazi fu un grande poeta e mistico persiano del XIV secolo.

Gli eventi previsti per tale giornata si sono svolti in tutto il paese, ma in modo particolare nella città di Shiraz, terra natale di Hafez, dove attualmente riposa il suo corpo.

La tomba di Hafez a Shiraz, situata nel complesso di Hafezieh, è meta ogni anno di centinaia di migliaia di visitatori ed appassionati da tutto il mondo.

Hafez Shirazi è considerato uno dei massimi esponenti della poesia persiana ed uno dei maggiori poeti mistici del mondo islamico assieme a Jalal al-Din Rumi, Omar Khayyam e Attar Neshaburi.

Le sue opere sono state tradotto in molte lingue, influenzando famosi poeti e pensatori della storia umana, tra cui il poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe. Quest'ultimo ha composto l'opera "West–Ostlicher Divan" (Raccolta occidentale e orientale) ispirandosi direttamente al "Divan-e-Hafez", opera principale del poeta persiano.

Il poeta e scrittore inglese Edward FitzGerald ha definito dal canto suo Hafez come "il miglior musicista di parole".

Una delle caratteristiche principali della poesia di Hafez è quella di trattare temi complessi e dall'alto valore spirituale, come l'amore verso il Creatore, tramite riferimenti a situazioni e questioni terrene, tra cui la passione verso una persona amata.

Da qui l'appellativo di "Lisan al-Ghayb" (Lingua dell'Occulto) attribuito al poeta persiano.

Sebbene il nome completo del poeta sia Shamseddin Mohammad, egli è conosciuto con il suo pseudonimo Hafez, che significa "colui che memorizza un libro".

Hafez ha ricevuto il titolo in quanto era in grado di recitare l'intero Corano a memoria. Il poeta credeva che la contemplazione del Sacro Corano avrebbe portato l'uomo ad uno stato di benessere nella vita quotidiana, facendo svanire mali come la depressione, il caos mentale e l'infelicità, fino a condurre in seguito ad un vero e proprio elevamento spirituale dell'individuo ed alla sua congiunzione con Dio.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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