Martirio Imam Reza (AS): svoltasi tradizionale cerimonia di lettura del sermone + FOTO
Ieri notte, in occasione della vigilia del martirio dell'Imam Ali ibn Musa al-Reza (Che la pace sia su di lui), si è tenuta presso il suo mausoleo nella città di Mashhad la tradizionale cerimonia di lettura del sermone dedicata all'ottavo Imam sciita.
Nel corso della cerimonia, il personale della Astan-e-Qods Razavi (la fondazione che gestisce il mausoleo) ed i fedeli da tutto il mondo che hanno fatto voto per contribuire in modo volontario alla gestione del mausoleo, si raccolgono in preghiera dando ascolto ad un sermone dedicato all'Imam Reza (AS) pronunciato dal custode della Astan-e-Quds Razavi.
Nel corso della cerimonia i partecipanti sfilano al centro del cortile del mausoleo recitando orazioni funebri ed elegie, e porgono le condoglianze all'Imam Mahdi (l'Imam occulto - possa Dio affrettare il suo ritorno) per il martirio dell'Imam Ali ibn Musa al-Reza (AS).
Il sermone è composto da testimonianze sull'Unicità di Dio, da lodi ad Allah, Unico e Senza Eguali, e da saluti all'Inviato di Dio, il Profeta Mohammad (Che Dio benedica lui e la sua famiglia), sigillo dei Profeti, e agli Ahl ol-Bayt (la Famiglia del Profeta), seguito da saluti ai martiri e al fondatore della Repubblica Islamica, l'Imam Khomeini.
Quest'anno il sermone è stato pronunciato dall'attuale custode della Astan-e-Qods, l'Hojjat al-Islam Ahmad Marvi.
La cerimonia di lettura del sermone nel mausoleo dell'Imam Reza (AS) si tiene due volte all'anno: la vigilia del martirio dell'Imam Reza (AS) e la vigilia di Ashura.
L'evento vede di solito la presenza di migliaia di fedeli, ma quest'anno a causa della diffusione del coronavirus la cerimonia si è tenuta in maniera ridotta e seguendo le norme di distanziamento sociale.
La tradizione della lettura del sermone ebbe inizio oltre 300 anni fa su iniziativa ed in seguito ad una donazione dedicata al mausoleo ad opera dell'allora governatore della regione persiana del Khorasan, Alishah Afshar, figlio del sovrano di Persia, Nadir Shah Afshar.
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